Un gruppo di Ricercatori statunitensi ha valutato l’efficacia dell’Acido Zoledronico ( Aclasta ) nella prevenzione della perdita ossea in donne in postmenopausa con ridotta massa ossea.
In uno studio randomizzato, multicentrico, in doppio-cieco, placebo-controllato e della durata di 2 anni, donne in postmenopausa con basso valore della massa ossea sono state selezionate in maniera casuale per ricevere Acido Zoledronico per via endovenosa ( 5 mg ) al momento della randomizzazione e al mese 12 ( gruppo Acido Zoledronico 2 x 5 mg ), Acido Zoledronico per via endovenosa ( 5 mg ) solo alla randomizzazione ( Acido Zoledronico 1 x 5 mg ) o placebo alla randomizzazione e al mese 12 ( gruppo placebo ).
L’endpoint primario di efficacia era la percentuale di cambiamento nella densità minerale ossea della colonna lombare al mese 24 rispetto al basale.
Sia il regime a base di Acido Zoledronico 2 x 5 mg sia quello Acido Zoledronico 1 x 5 mg hanno aumentato la densità minerale ossea della colonna lombare al mese 24 (rispettivamente 5.18% e 4.42% rispetto a -1.32%; P
In modo simile, sono stati osservati aumenti maggiori per entrambi i regimi basati sull’Acido Zoledronico rispetto al placebo per la densità minerale ossea della colonna lombare al mese 12 e per quella ai siti femorali prossimali ( anca totale, collo del femore, trocantere ) ai mesi 12 e 24 ( P
Entrambi i regimi a base di Acido Zoledronico hanno ridotto in maniera significativa i marcatori di turnover osseo rispetto al placebo ( P
L’incidenza generale di eventi avversi e di eventi avversi gravi è risultata simile tra i gruppi di trattamento
In conclusione, sia una dose annuale sia una dose singola da 5 mg di Acido Zoledronico per via endovenosa sono in grado di prevenire la perdita ossea per 2 anni e sono ben tollerate nelle donne in postmenopausa con bassa massa ossea. ( Xagena2009 )
McClung M et al, Obstet Gynecol 2009; 114: 999-1007
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