Lo studio RUTH ( Raloxifene Use for The Heart trial ) ha valutato se il Raloxifene ( Evista ) al dosaggio di 60mg/die fosse in grado si ridurre il rilascio di eventi coronarici e il rischio di carcinoma mammario invasivo nelle donne in postmenopausa con nota malattia cardiaca o ad alto rischio di infarto miocardico.
Evista è attualmente indicato nella prevenzione e nel trattamento dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa.
Hanno preso parte allo studio più di 10.000 donne di 26 Paesi, seguite fino a 7 anni.
Le analisi preliminari degli end point primari dello studio hanno indicato che:
- Raloxifene non ha aumentato o non ha diminuito l’end point combinato di infarto miocardico non fatale, di infarto miocardico fatale e di sindrome coronarica acuta ospedalizzata, rispetto al placebo;
- il trattamento con Raloxifene ha ridotto l’end point di tumore mammario invasivo rispetto al placebo.
Le analisi preliminari degli end point secondari hanno mostrato che:
- non c’è nessuna differenza nella mortalità generale o mortalità cardiovascolare tra le donne che hanno assunto Raloxifene rispetto al placebo;
- tra le donne trattate con Raloxifene non è stata osservata alcuna differenza nel numero totale di ictus rispetto al placebo, tuttavia c’è stato un aumento della mortalità per ictus ma l’incidenza totale è risultata bassa;
- c’è stato un incremento degli eventi tromboembolici venosi nelle pazienti che hanno ricevuto il Raloxifene.
Eli Lilly ha raccomandato agli Health Care Professional di non prescrivere Evista per la cardioprotezione nelle donne in postmenopausa.
Inoltre è necessario valutare il rapporto rischio/beneficio nel prescrivere Evista alle donne in postmenopausa con una storia di ictus o con fattori di rischio per l’ictus, come TIA ( attacchi ischemici transitori ) o fibrillazione atriale. ( Xagena2006 )
Fonte: Eli Lilly, 2006
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